Registrato un primo caso di febbre emorragica in Italia: quali sono i sintomi e come si riconosce, tutte le informazioni a riguardo.
Il freddo ha travolto la Penisola nelle ultime ore. Dopo le condizioni meteorologiche instabili che negli ultimi giorni hanno dato filo da torcere, si è registrato un aumento dei casi di influenza. Tra questi, uno in particolar modo desta la preoccupazione del personale sanitario.

E’ stato registrato in Italia un primo caso di febbre emorragica. Il paziente è attualmente ricoverato e in fase di accertamenti. Capiamo cosa significa, come si manifesta questa infezione, come prevenirla e come riconoscerla per agire tempestivamente.
Primo caso di febbre emorragica: ricoverato un uomo
La persona colpita da febbre emorragica è un uomo di 81 anni attualmente ricoverato presso l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti. La febbre e i sintomi che ne derivano riconducono a un caso di febbre emorragica. Il paziente è stato ricoverato ed è sotto osservazione per confermare o meno la presenza di questa specifica infezione.

Residente in provincia di Asti, l’uomo si è recato presso il pronto soccorso nella mattina del 21 novembre. Era appena tornato da un viaggio di Etiopia dove si era recato per turismo. Ha visitato un’area in cui erano stati registrati dei focolai di febbre emorragica.
Stando a quanto appreso direttamente dalla struttura sanitaria, l’uomo è stato immediatamente ricoverato presso il reparto di Malattie infettive. Attualmente è in stato di monitoraggio: i prelievi ematologici sono già stati inviati all’ospedale Spallanzani di Roma per l’analisi.
Viaggia in Etiopia, ora ricoverato ad Asti con febbre emorragica
Clinicamente, il paziente risulta essere stabile. Tuttavia, il viaggio intrapreso e i sintomi apparsi lasciano intendere che possa trattarsi di febbre emorragica. Per proteggere l’incolumità del paziente ed evitare contagi, sono state attivate le misure precauzionali e l’isolamento.

All’uomo non è attualmente permesso di avvicinarsi ad altri pazienti. Inoltre, è stata attivata la catena di allerta locale con il Sisp (Servizio di Igiene e di sanità pubblica), regionale con il Dirmei (Dipartimento interaziendale funzionale a valenza regionale per le malattie ed emergenze infettive) e nazionale con lo Spallanzani.
Qualora dovesse risultare positivo, il paziente sarà trasferito presso una struttura con misure idonee a trattare il suo caso in piena sicurezza. Nel frattempo, dall’Asl di Asti hanno tenuto a precisare che febbre emorragica ed ebola sono due malattie infettive ben diverse. Al momento, si parla solo di febbre emorragica di Marburg.
Cos’è la febbre emorragica e come si manifesta
Il “virus di Marburg” si trasmette agli esseri umani tramite i pipistrelli della frutta e si propaga tramite contatto diretto con fluidi e materiali infetti o attraverso punture di insetti come zanzare e zecche. I primi sintomi della malattia consistono in febbre alta, mal di testa e malessere generale. Seguono gravi segni emorragici dopo circa 7 giorni. I tassi di mortalità vanno dal 24% all’88%. La malattia appartiene alla stessa famiglia dell’Ebola.





