E come ogni anno, in questo periodo, si iniziano a registrare i primi casi di influenza stagionale e di Covid, da non sottovalutare: cosa aspettarsi?
Come ogni anno, in questo periodo, si iniziano a registrare i primi casi di influenza stagionale, destinata ad aumentare la sua incidenza nel corso dell’autunno e dell’inverno, e quelli di Covid. Che cosa aspettarsi nelle prossime settimane? Prima di tutto, non bisogna mai abbassare la guardia e sottovalutare i sintomi: i mesi freddi sono caratterizzati dalla forte circolazione di virus respiratori.
In tutta Europa sono in aumento i casi di influenza, così come quelli di Covid, guidati dalla variante definita Stratus XFG, che secondo le stime contagerà nelle prossime settimane milioni di cittadini. Si registrano oltre 4 mila contagi a settimana, con la prima ondata di virus arrivata già dalla metà di settembre. La variante Stratus è immunoevasiva, ma non gravissima per i soggetti sani. Quali sintomi comporta?
I sintomi della variante Stratus sono molto comuni: forte mal di gola, raffreddore, raucedine, dolori muscolari e articolari, cefalea, febbre, perdita di gusto e di olfatto, difficoltà nella respirazione. La maggior parte della popolazione non corre grossi rischi, ma le categorie più a rischio, come le persone fragili e gli anziani, sono chiamate a prendere maggiori precauzioni per evitare gravi conseguenze.
La raccomandazione dei medici è quella di vaccinarsi: sono disponibili i vaccini contro la variante Stratus. Persone affette da malattie croniche, anziani Over 65, donne in stato di gravidanza e operatori sanitari sono chiamati a effettuare il vaccino anti Covid e antinfluenzale, quest’ultimo indicato anche per i bambini fino a 6 anni di età. Tutti gli altri possono adottare le comuni norme per evitare la trasmissione del virus, indossando una mascherina nei luoghi più affollati, arieggiando bene gli ambienti domestici, lavandosi le mani e sottoponendosi a tamponi in caso di sintomi.
La stagione autunnale e invernale, secondo le previsioni, quest’anno sarà abbastanza complicata dal punto di vista delle malattie respiratorie, con i casi di Covid in aumento rispetto allo scorso anno e la combinazione della variante Stratus con l’influenza stagionale. Ma qual è la situazione in Italia? I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità registra oltre 4 mila casi a settimana, per un’incidenza di sette casi ogni 100 mila abitanti.
Il picco dei casi di Covid e di influenza stagionale arriverà nelle prossime settimane, nel mese di dicembre. La crescita è lenta ma costante. Il Covid continua a manifestarsi, anche se ormai non più in forme aggressive, comunque sia non bisogna mai sottovalutarne il pericolo: nelle persone più fragili può scatenare polmoniti o sindrome da distress respiratorio acuto.
In particolare, la variante Stratus comporta perdita di sapori e di olfatto, raucedine e difficoltà respiratorie più pesanti e con effetto prolungato. Attualmente, sul nostro territorio circolano diverse varianti di Sars-Covid, la più diffusa, come accennato, è la XFG Stratus, ma esistono anche altre sottovarianti non Sars-Covid.
Un autunno all’insegna di una miscela di virus respiratori che bisogna saper affrontare prendendo tutte le precauzioni del caso. Nei prossimi due mesi, un quarto della popolazione italiana sarà colpita dall’influenza e dal Covid, mettendo sotto pressione il sistema sanitario. Influenza in arrivo: i cibi che ti proteggono davvero secondo la scienza.
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