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L’età dell’invecchiamento: c’è una data ed è prima di quanto pensi

C’è un’età precisa in cui passiamo dalla giovinezza alla vecchiaia: la scienza ha determinato questo cruciale passaggio nel processo di invecchiamento.

Esiste un’età esatta nel passaggio tra giovinezza e vecchiaia? Se il processo di invecchiamento è graduale e costante, e praticamente inizia nel momento in cui veniamo al mondo, per non arrestarsi più, almeno fino all’ultimo giorno di vita, c’è un’età precisa in cui si avverte il grande cambiamento, in cui capisce che la giovinezza è ormai alle spalle.

Donna si guarda allo specchio (Medicofacile.it)

Pubblicato sulla testata Nature Aging, il nuovo studio dimostra che il processo di invecchiamento, pur essendo progressivo e costante, non è lineare. Significa che esistono dei picchi in cui si avverte una sorta di scossone, un’accelerazione nella fase biologica, uno scatto che spesso, seppur impercettibile, è comunque visibile e che causa un trauma in tutte le persone.

Processo di invecchiamento: quando si avvertono i due traumatici scatti biologici

Se il processo di invecchiamento è una progressione costante, un degrado biologico inarrestabile, recenti studi hanno dimostrato invece che il nostro corpo andrebbe incontro a fasi più o meno accentuate di invecchiamento, attraversando due momenti chiave, particolarmente bruschi. Gli studiosi chiamano questi due momenti “onde di cambiamento”, due picchi nei quali aumentano i rischi di malattie cardiovascolari, diabete, declino renale, riduzione di massa muscolare e cambiamento della pelle.

I ricercatori hanno esaminato le condizioni di salute di centinaia di soggetti di età compresa tra 25 anni, ossia quando il corpo matura pienamente, e gli 80 anni, raccogliendo migliaia di dati biologici, come lipidi, microbiota, proteine e molto altro ancora, incrociando tutti questi parametri vitali, scoprendo che, in tutti i soggetti, si notano due picchi in particolare, determinati tutti alla stessa età.

Il processo di invecchiamento (Medicofacile.it)

I due picchi di degrado biologico, durante il processo di invecchiamento, si notano a due età: 44 anni e 60 anni. In queste due età si notano delle accelerazioni biologiche: variano le funzioni legate al metabolismo dei grassi e dell’alcol, diminuisce la forza muscolare, si osservano cedimenti nei tessuti, quindi visibili sulla pelle. A 60 anni, invece, si aggiunge il declino delle funzioni renali, l’invecchiamento repentino degli organi, inoltre compare una disgregazione del sistema immunitario.

Invecchiamento inarrestabile, come prevenire un veloce degrado biologico e combattere le malattie

Naturalmente, nonostante queste due onde di cambiamento, impossibili da evitare, è importante prevenire il repentino invecchiamento cellulare e biologico e combattere l’insorgenza di patologie croniche e di malattie gravi. In che modo? È essenziale mantenere uno stile di vita sano: praticare sport con regolarità, mangiare in modo sano e leggero, adottare una dieta prevalentemente vegetariana, cercare di avere un sonno di qualità, non fumare e non abusare di bevande alcoliche, scacciare stress e stati di ansia.

È importantissimo mantenere il proprio peso forma, anche pochi kg in eccesso possono comportare un certo squilibrio nell’organismo. Bisogna monitorare la glicemia, il colesterolo, combattere sedentarietà e apatia mentale. Mai sottovalutare il benessere mentale, poiché questo incide tantissimo sulla salute generale dell’organismo.

Uomo si osserva attentamente allo specchio (Medicofacile.it)

I due scatti nella fase di invecchiamento, naturalmente non sono esattissimi, diciamo che il primo “colpo” si avverte tra i 40 e i 45 anni, il secondo tra i 60 e i 65 anni. La media, comunque, è tra 44 anni e 60 anni. In queste due fasce di età si assiste a profondi cambiamento nel metabolismo, dove l’organismo si fa meno efficiente e riesce a gestire con più difficoltà grassi e alcolici, causando un rischio maggiore di malattie.

Si nota anche un’alterazione extracellulare, quindi un degrado di collagene, elastina e di altri elementi che rendono giovani ed elastici i tessuti. In pratica, la pelle perde tono, i muscoli perdono forza e si ha maggiore difficoltà nello smaltimento degli eccessi. Prendersi cura di se stessi, a livello mentale e fisico, comporta, secondo gli studi, un decennio di vita in più, e soprattutto un decennio di vita vissuto in modo sano, senza patologie.

Andrea Cerasi

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