Pioggia di multe per i ticket sanitari non pagati, è caos in Lombardia: cittadini furiosi con le istituzioni, il sistema di autocertificazioni presenta falle.
È caos in Lombardia, dove sono state erogate oltre 20 mila multe ai danni dei cittadini per non aver pagato il ticket sanitario. Se la Regione tira dritto ed esige il pagamento di ticket che andavano regolarmente pagati e dove non era prevista l’esenzione, i cittadini si sentono truffati. La Cgil interviene, schierandosi dalla parte dei pazienti, parlando di autocerficazione fallata che induce all’errore.

Migliaia di cittadini lombardi, specialmente persone anziane e fragili, in questi giorni si sono viste recapitare a casa una o più sanzioni per non aver pagato i ticket sanitari. Un’ondata di verbali inviata dalla Regione Lombardia e che ora è oggetto di contestazione. Si stima, però, che nelle prossime settimane le lettere saranno molte di più, visto che ancora non sono stati calcolati i casi di “esenzione ticket non autorizzati” nella popolosa area metropolitana di Milano.
Multe per migliaia di cittadini, la Cgil: “Non hanno pagato il ticket in buona fede, per un errore”
La Cgil Lombardia si schiera dalla parte dei pazienti, riferendo che il mancato pagamento del ticket sanitario sarebbe avvenuto in buona fede. I mancati pagamenti per visite specialistiche e per l’acquisto di farmaci, inoltre, risalirebbero all’anno 2020. Soltanto in questo periodo, però, sono stati effettuati accertamenti incrociati, tramite i quali si è scoperta l’assenza di requisiti per l’esenzione per migliaia di casi.
Tanti cittadini, non avendo i requisiti necessari per l’esenzione, avrebbero dovuto pagare il ticket sanitario, cosa che nel 2020 non è stato fatto. Nella maggior parte dei casi si è trattato del superamento della soglia di reddito, oppure per la mancata comunicazione di ripresa attività dopo il periodo di disoccupazione dovuto dalla pandemia. In altri casi, a essere colpiti sono stati anziani, persone fragili e famiglia in crisi finanziarie.

La sanzione prevista è il pagamento raddoppiato del ticket stesso. La segretaria Spi Cgil Lombardia, Federica Trapletti, accusa la Regione di accanimento contro i poveri cittadini, poiché “il meccanismo di autocertificazione espone i cittadini all’errore, quando dovrebbe essere la Regione stessa a stabilire automaticamente chi deve essere esentato e chi no”.
Grande confusione per il ticket sanitario: molti cittadini sono convinti di essere esentati
Molti cittadini sono convinti di essere esentati dal pagamento del ticket sanitario, invece per la Regione devono pagarlo, una confusione che ha generato una pioggia di sanzioni e che ha messo in crisi tantissime famiglie, già in difficoltà economiche, e che pensavano di avere diritto a questa agevolazione.

“Eppure”, prosegue la Trapletti, “il Governo di centrodestra ha da poco stabilito l’ennesima rottamazione delle cartelle per chi evade le tasse, proponendo il pagamento dilazionato dei debiti fino a 9 anni e senza l’applicazione di una mora aggiuntiva. Due pesi due misure, con la Regione, guidata dal centrodestra, che se la prende con le povere persone”.
Al momento, i cittadini sanzionati possono contestare il verbale, rivolgendosi agli sportelli per chiedere l’annullamento della cartella. È una questione di giustizia sociale, con i servizi del Sistema Sanitario che devono essere equi per tutti. Inoltre, non deve essere il cittadino a formulare il proprio stato sociale e a capire se ha diritto o meno a un’agevolazione, ma devono essere lo Stato e gli Enti predisposti.





