La scienza ha compiuto importanti passi avanti in fatto di tumore al pancreas: ora sarà possibile una diagnosi precoce.
Con le novità che hanno interessato la medicina in relazione ai tumori al pancreas, è possibile asserire che nel 2024 si sono contate 23.600 persone vive a seguito diagnosi, grazie alla celerità di intervento, a fronte delle 21.000 del 2021.
Trattandosi di una delle neoplasie più complesse e difficili da trattare, questo rappresenta un traguardo di enorme portata. Purtroppo, nel caso del tumore al pancreas, le stime degli anni passati raccontano che solo 1 paziente ogni 5 presentava le condizioni ottimali per essere operato, in quanto l’80% dei casi con diagnosi positiva, arrivavano a scoprire la presenza del tumore solo in fase avanzata, quando ormai le possibilità terapeutiche sono ben ridotte.
Quando si diagnostica un tumore al pancreas, in Italia il tasso di sopravvivenza a 5 anni è salito all’11% per gli uomini e 12% per le donne. La strada dei progressi scientifici è ancora molto lunga da percorrere, tuttavia l’incidenza dei passi in avanti eseguiti fino ad ora è già notevole.
Tra i principali fattori scatenanti del tumore al pancreas abbiamo: il fumo, l’obesità e la sedentarietà, l’alcol e una dieta scorretta, il diabete e la pancreatica cronica. Per accorgersi in tempo di un tumore al pancreas non c’è un iter uguale per tutti ma è fondamentale prestare attenzione ai sintomi.
Intercettare determinati segnali può fare la differenza e salvare la vita. Tra i campanelli d’allarme da non lasciarsi sfuggire abbiamo: dolore allo stomaco e al dorso, sintomo troppo di frequente minimizzato; maldigestione persistente e dimagrimento inspiegabile.
Lo scorso 20 novembre, presso l’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione G. Pascale di Napoli, si è tenuto un incontro che ha trattato il tema della ricerca, delle terapie e del vissuto dei pazienti affetti da tumore al pancreas. Gli esperti hanno parlato di una novità importante.
Nella stessa occasione è stata inaugurata la Fondazione Nadia Valsecchi – Sezione Pazienti di Napoli, un nuovo punto di riferimento per l’informazione e il sostegno ai malati. Si è affrontato, nel complesso degli argomenti trattati, un discorso su un settore molto in fermento: indagini molecolari tramite un semplice prelievo di sangue, farmaci mirati contro le mutazioni Ras (presenti nel 90% dei casi) e vaccini terapeutici di immunoterapia.
L’ultimo congresso Esmo di Berlino aveva già visto affrontare il tema degli inibitori di Ras. In aggiunta, non ignoriamo il potenziale della connessione italiana di 28 gruppi di ricerca (Italian Pancreatic Cancer Coalition) che riunisce esperti e studiosi per condividere le proprie conoscenze e trasformarle in terapie concrete.
La velocità è la chiave per la sopravvivenza di un malato di tumore al pancreas. Per il prossimo futuro, si prospetta un aumento dei casi. E’ importante per la medicina disporre degli strumenti giusti per affrontarlo e le ricerche nel settore si stanno concentrando sulla riduzione dei tempi della diagnosi.
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